martedì 18 giugno 2013

Quanta vita

Ieri ho chiuso la porta e mi sono lasciata dietro 3 anni meravigliosi.
Risate, pianti, pettegolezzi sul pavimento del bagno.
Sbatti valigia, partenze e ritorni.
Aperitivi, cene, birrette consolatorie, brindisi.
Il week end del mio compleanno, quando abbiamo deciso di vivere insieme.
Avevamo paura di litigare.
Non abbiamo litigato neanche una volta.
O forse una, ma non me la ricordo.
Le gite in macchina direzione vda, la stazione del Bronx, il parcheggio del Carrefour.
La volta che abbiamo dormito nel tuo letto perchè c'era il temporale e avevamo paura di un'altra alluvione. 
Il compleanno di Cunni.
Lauri zia e il cerchio di fuoco.

"Quei giorni spesi a parlare di niente sdraiati al sole inseguendo la vita, come l'avessimo sempre capita, come qualcosa capito per sempre.."

Milano, NYC, Parigi, Ibiza.
E ricordati che manca Miami. 


domenica 3 febbraio 2013

Ci vorrebbe

Ci vorrebbero 100 sigarette e fiumi di birra.
Ci vorrebbero chiacchiere sincere, senza filtro, con le lacrime e le risate, con la voglia di mettersi a nudo. Con la capacità di farlo davvero.
Ci vorrebbe che tutto questo non servisse.
Ci vorrebbe che la razionalità fosse sufficiente.
Ci vorrebbe di non perdere più la strada di casa.
Ci vorrebbe di prenderne una nuova, ma di esserne felici.

Ci vorrebbe che non ti avessi mai incontrato, perchè, in pomeriggi come questo, mi sembra solo che tu non mi abbia lasciato via d'uscita.


giovedì 3 gennaio 2013

Uscire dal giorno dopo l'ultimo giorno

Il giorno dopo l'ultimo giorno è durato più di un giorno.
Le ore si sono accartocciate una sull'altra e ho perso il filo del tempo.
Ho voluto perderlo.
Mi sono persa.
Ho sbagliato.
E' arrivato il  Natale e io non me ne sono accorta.
Poi è arrivato il 2013  e ho capito di dover cambiare le cose.
Ho capito di dover essere io a cambiarle.
Ho capito che il cambiamento è necessario e va affrontato con quella sana paura di chi ha coraggio di andare oltre i propri limiti e non rifuggito con la codardia di chi lo accusa di essere malvagio distruttore del buono.
Sono sempre la stessa?
Certo.
Sono la stessa arricchita di qualche delusione e di qualche errore in più sulla schiena.
Sono la stessa con qualche ruga, sono la stessa che non teme chi la leggerà, perchè è contenta di essere quella imperfetta che è.

Da ragazzina amavo i propositi per l'anno nuovo: le personalità ossessivo-compulsive ci sguazzano nelle liste.
In seguito li ho abbandonati: troppo modaioli, inflazionati, scontati.
Quest'anno credo di doverli riportare in vita, ma ne rivelerò uno soltanto:
uscire dal giorno dopo l'ultimo giorno

Buon 2013 ai miei Amici, a chi passerà di qua per caso e a tutti quelli che non passeranno, che sono molti di più..
Lo Spirito Natalizio mi pervade con ritardo, cerco di essere generosa!!

A presto =D

sabato 3 novembre 2012

Il giorno dopo l'ultimo giorno

L'ultimo giorno ti fa pensare al primo, e a quello prima del primo
A come ti sentivi
A com'eri diverso
A quanto il tempo sia volato
A quanto le cose siano cambiate
A quanto sei cambiato tu
Ai pianti
Alle risate
Alle cose che hai imparato
A quei momenti che sembrava fosse una tragedia, invece sono passati come gli altri
Ti fa pensare che tutto passa e devi godere ogni attimo
Ti fa pensare che tutti passano e forse è meglio non affezionarti
Ma per fortuna non puoi

Ancora più triste dell'ultimo giorno è il giorno dopo l'ultimo giorno.
Ti svegli e per un attimo non te lo ricordi, ma poi ti entra dentro quella sensazione che è finito tutto e non si torna indietro.
Nuova strada.
Non c'è scelta.

Stringe lo stomaco così forte che non escono neppure le lacrime.

domenica 21 ottobre 2012

Traccia 1

"..Ovviamente di fidanzati neanche l'ombra, ma chi se ne importa. Ogni tanto, per quanto molto di rado, diciamo verso le quattro di un pomeriggio domenicale piovoso, si sente sopraffatta dal panico e quasi soffocare dalla solitudine. Un paio di volte ha anche controllato che il telefono non fosse rotto. A volte pensa a quanto sarebbe bello essere svegliata nel cuore della notte da una telefonata: <<Chiama un taxi>> o <<Devo vederti, dobbiamo parlare>>.  Ma nei momenti di buona si sente la protagonista di un romanzo di Muriel Spark: indipendente, sveglia, intellettuale, intimamente romantica. a ventisette anni Emma Morley ha una Laurea in Storia e Letteratura, un letto nuovo, un bilocale a Earls Court, una caterva di amici, un dottorato in pedagogia."

UN GIORNO David Nicholls


Nei miei libri si sta bene.

Vite vecchie, nuove, future, impossibili, già vissute, vite mie, vite di altri.

Oggi sono Emma, ho -quasi- ventisette anni e sono fiera di me.
Ma aspetto lo stesso una telefonata.



sabato 29 settembre 2012

Intro

Ogni cosa ha un inizio.
Talvolta ne è necessario più d'uno.
Sono partita per un viaggio che non mi ha portato da nessuna parte, perchè non sono partita mai davvero.

"..Perchè a volte ti serve un passo falso per capire come si cammina e dopo prendi il via.
Ti serve un inciampo,
poi metti un piede dietro l'altro e non cadi,  no.
Hai trovato equilibrio.
Ed è una gran conquista."

MA LE STELLE QUANTE SONO? G. Carcasi